Domande frequenti su culle e lettini per bambini piccoli e neonati

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Qual è la dimensione più giusta della culla per un neonato?

L’unico parametro dimensione che deve essere rispettato per una culla è che questa non deve superare la lunghezza dei 60 cm. La culla è importante che abbia le stesse dimensioni del bambino. Bisogna che un bambino possa sentirsi protetto e al sicuro nell’ambiente in cui dorme. La culla, quindi, deve adattarsi alla misura del bambino e non lasciare che ci siano spazi vuoti nei bordi, spazi entro i quali potrebbe incastrarsi o potrebbe impigliarsi con i piedini. Non esiste una dimensione standard, al contrario dei lettini, ma è importante che la culla abbia una dimensione molto contenuta e non dispersiva. Inoltre, nei primi mesi di vita il bambino non si muove durante il sonno, ma trascorsi questi, inizierà a girarsi e a volersi mettere in piedi, se non a voler scavalcare il bordo della culla. Ecco perché la culla deve impedire questi movimenti, per non far correre al bambino il rischio di cadere.

Quali sono le dimensioni standard per un lettino?

Le dimensioni per un lettino sono molto importanti. Nella maggior parte dei casi, si tratta di prodotti standard ma esistono anche lettini di dimensione ridotta, che più si avvicinano alle culle. Le normative di riferimento per la sicurezza di questi prodotti sono la EN1130 e la EN716 e bisogna fare molta attenzione alla conformità quando si effettua un acquisto di questo genere. All’interno di queste normative sono specificati determinati parametri che indicano che la culla è sicura per ospitare un neonato. Alcuni di questi sono:

  • Le dimensioni generali sono 60 x 120 cm. oppure 65 x 120 cm., in base alla marca e al modello
  • Le sponde della culla devono essere alte almeno 60 cm. (per evitare che il piccolo possa cadere durante il sonno)
  • La distanza fra le sbarre deve essere 6 cm. e non più 7,5 (per evitare che la testa del bambino rimanga incastrata fra una sbarra e l’altra)
  • Quando la sponda è abbassata, deve avere un’altezza di 20 cm. dal bordo. Questo perché, quando il bambino sarà un po’ più grande, può essere in grado di scavalcarla da solo per andare a dormire.
  • Fra le caratteristiche più importanti di una culla ci sono la robustezza e la totale assenza di spigoli
  • Non esiste un materiale migliore di un altro, ma l’essenziale è che il materiale scelto sia certificato

Qual è il materiale migliore per una culla?

Il materiale non è un parametro fondamentale per la scelta della culla ma sono le sue caratteristiche che devono spingere in una direzione anziché in un’altra. Qualunque materiale si scelga è importante che questo sia: atossico, anallergico, smontabile e lavabile e quando più naturale possibile. Va da se che i migliori materiali potrebbero essere il legno non trattato ed il puro cotone, ma anche le ceste in vimini sono ottime.

È meglio la culla oppure il lettino?

Per un bambino appena nato, la scelta migliore è ovviamente la culla e, quando il bimbo raggiunge l’età dei circa i 18 mesi, è meglio iniziare a farlo dormire nel lettino. Infine, quando un bambino raggiunge i 3 o 4 anni di vita, è il momento giusto per farlo dormire in un letto singolo “da grandi”. Questo è il principio generale perché, in realtà, ogni bambino è diverso dall’altro.

Che cos’è il “lettino montessoriano”?

La maggior parte delle mamme utilizzano un tradizione lettino con le sbarre ma un prodotto estremamente utile e soprattutto consigliabile per la buona crescita del proprio bambino è il cosiddetto “lettino montessoriano”. Si tratta di un lettino quasi uguale a tutti gli altri con la differenza che la sua altezza, compreso il materasso, non deve superare i 20 o 25 cm. da terra. Il sistema educativo di Maria Montessori mette al centro dell’educazione di un bambino la sua spontaneità, l’istinto di muoversi ed esplorare e la sua autonomia. Il lettino montessoriano rispecchia perfettamente questi principi. Con un’altezza tanto inferiore alla media, il bambino è libero di salire e scendere quando vuole ed in completa autonomia. Questo tipo di letto, inoltre, non presenta ne paretine né sbarre di protezione, per permettere al bambino di avere una panoramica “sul mondo” senza alcun ostacolo.

Quali sono i prodotti che consentono di dondolare il bambino?

Le culle cosiddette “basculanti” sono quei prodotti in gradi di dondolare il bambino che si trova all’interno della culla. I prodotti di questo tipo sono molti e sono anche molto diversi fra di loro. Innanzitutto esistono modelli sia di culle che di lettini che possono assumere sia una posizione statica che una posizione dinamica, grazie all’inserimento di un apposito perno nella struttura che “attiva” il movimento della culla stessa. In alternativa i prodotti che permettono il dondolio sono: le sdraiette (anche dette “dondolini”) e possono essere sia manuali che a motore, le culle amaca e anche molti modelli di carrozzine.

Cos’è un lettino a dondolo?

Il lettino a dondolo ha i piedi sagomati appositamente per far dondolare l’intera struttura. Molto più semplicemente, si tratta degli stessi piedi delle tipiche sedie a dondolo. Il lettino farà un movimento più ondulato quanto più saranno curvi i suoi piedi. Questi lettini a dondolo naturalmente assicurano anche un posiziona statica proprio perché i piedi possono essere frenati da appositi dispositivi.

Che differenza c’è fra lettino a dondolo e lettino con cesta a dondolo?

Molto si simile al lettino a dondolo, è la culla a dondolo. La differenza fra questi due modelli di culla sta proprio nella struttura. Infatti, nel lettino con cesta a dondolo la struttura è fissa e la culla è basculante. La struttura di questo lettino è molto semplice e, nella maggior parte dei casi, è dotata di ruote con freno. La parte superiore della culla vera e propria può assumere sia una posizione statica che una posizione basculante. Questa seconda si “attiva” per mezzo dell’estrazione di un perno che la tiene ferma, in modo tale da poterla lasciare libera di oscillare.

È meglio scegliere, e comprare, una culla statica semplice oppure una culla a dondolo?

Fra queste due possibilità la scelta ricade unicamente sui genitori. Una culla a dondolo, che è in grado anche in trasformarsi anche in culla statica, può essere sicuramente utile nel caso in cui il neonato possa avere qualche problema ad addormentarsi oppure soffra di coliche. Il movimento oscillatorio potrebbe sicuramente giovare alla serenità del bambini ed è lo stesso movimento che compie la mamma quando lo tiene in braccio.

Fino a che età può essere utilizzata la culla a dondolo elettrica o la sdraietta?

Una culla elettrica può essere usata per il primo anno di vita del neonato, ovvero fino a quando non supera il peso di 10 o 11 chili circa.

Per cosa viene usata la sdraietta?

Per le mamme che scelgono la sdraietta, la utilizzano in vari modi, in base alla crescita del bambino. Ecco come:

  • Primi due mesi: durante l’allattamento e per favorire la digestione fra un pasto e l’altro lasciando lì il neonato e inclinando lo schienale affinché il bimbo possa schiacciare il suo pisolino senza posizionarlo nella culla
  • Dopo il quarto o quinto mese: molto utile per la fase dello svezzamento, grazie anche alla base di appoggio molto alta che la maggior parte di modelli hanno

Cosa sono le culle a castello?

Le culle a castello sono molto simili ai classici letti a castello con la differenza nella dimensione, ovviamente. Questi letti vengono posizionati uno sull’altro e hanno sempre delle balaustre di protezione che possono essere rimosse a abbassate. Hanno una dimensione contenuta sia perché il materasso è molto piccolo sia perché la loro configurazione a colonna sviluppa il tutto in altezza. In alcuni modelli di culle a castello si possono trovare anche delle soluzioni combinate. In questi casi, oltre al avere dei lettini, si possono trovare anche dei vani contenitori inseriti all’interno dello stesso blocco. In altri casi, la culla viene inserita al di sotto di un soppalco, dove nella parte superiore viene posizionato un lettino più grande e questa è la soluzione ottimale quando si hanno bambini di età differente ma un’unica cameretta entro la quali farli dormire. Una soluzione molto particolare, vede un modello di culla a castello dove il lettino inferiore può essere fatto scorrere verso l’esterno rispetto al filo del castello. In questo caso, i lettini possono anche essere posizionati in differenti posizioni, in particolare quello di sotto, che scorre attraverso lo stesso principio dei cassetti e questa è una soluzione davvero molto originale, oltre che comoda.

Come deve essere il materassino per la culla oppure per il lettino?

Il materasso perfetto per la culla o il lettino di un neonato dovrebbe essere in lattice o in caucciù, materiale preferibili alla gommapiuma. Un materiale di questo tipo viene scelto sia perché è leggero ma anche perché anallergico e traspirante. Inoltre, il materasso dovrebbe essere abbastanza rigido e sottile e deve avere la stessa misura del lettino. All’interno del lettino, infatti, non bisogna mai lasciare spazi vuoti entro i quali il bambino potrebbe andare ad incastrarsi.

È meglio utilizzare il cuscino nella culla oppure no?

Il cuscino è sconsigliabile fino al primo anno di vita almeno del neonato. Il motivo è molto semplice. Il bambino durante il sonno dovrebbe assumere una posizione il più orizzontale possibile per scongiurare qualunque rischio di soffocamento. La posiziona supina (appunto, sulla schiena) è migliore del dormire di lato o sulla pancia. In caso di rigurgito spontaneo del piccolo durante il sonno, questa posizione evita che il bimbo possa involontariamente strozzarsi, proprio perché la trachea e l’esofago si trovano uno sopra l’altro. È consigliabile posizionare il piccolo a pancia in su per il sonnellino fino a quando non riesce a girarsi da solo. Molti corredini per il lettino mettono a disposizione all’interno del set anche il copricuscino abbinato. Questo potrà essere utilizzato trascorso il primo anno di vita, per stare sicuri. Il cuscino più adatto dovrebbe avere le stesse caratteristiche del materassino, ovvero: abbastanza rigido e basso, in lattice e non troppo piccolo.

Quali sono gli accessori per la culla più utilizzati frequente?

Gli accessori per la culla di un neonato sono davvero molti. Alcuni di questi sono fondamentali, come i lenzuolini, altri utili, come le tasche portaoggetti, e altri ancora semplicemente molto divertenti, come le giostrine acchiappasogni. Alcune mamme preferiscono avere molti prodotti ognuno per ogni scopo ed evenienza. Altre mamme al contrario potrebbero aver bisogno di risparmiare o hanno quello spirito di adattamento che permette loro di utilizzare meno prodotti (come ad esempio il lettino con riduttore al posto della culla) oppure di confezionarne in casa alcuni (come il baldacchino oppure le tasche portaoggetti). Ecco dunque alcuni dei prodotti, dal fondamentale al meno importante, specifici ed esclusivi per la culla:

  • MATERASSINO: da abbinare perfettamente alla culla oppure al lettino
  • SACCO NANNA: per il bambino molto piccolo
  • SET LENZUOLA: lenzuola di sotto con angoli, lenzuola di sopra, eventuale copricuscino
  • PIUMINI E COPERTE: quando il bambino è un pochino più grande, abbinare al corredino di lenzuola
  • PARACOLPI: nel caso del lettino e non della culla
  • RIDUTTORE (a scelta fra ciambella o navicella) sempre nel caso del lettino e non della culla
  • IMBOTTITURA: nel caso di una culla in vimini
  • TASCA PORTAOGGETTI: (in tessuto o plastica) da applicare direttamente sulla sponda del lettino oppure della culla
  • EVENTUALI GIOCATTOLI (da scegliere accuratamente in base all’età del bambino): ad esempio, giostrine acchiappasogni, pupazzetti, carillon e proiettori.
  • BALDACCHINO: se piace alla mamma
  • FASCIATOIO: portatile, da inserire nel lettino nel caso in cui la mamma voglia cambiare il bambino in questo modo

Quali sono le caratteristiche più importanti sia del riduttore che del paracolpi?

In linea di massima, si possono essere in commercio due tipi di paracolpi e un tipo universale di riduttore per lettino. In entrambi i casi, questi accessori vengono dotati di almeno 4 nastrini o corde per fissarli al letto e questo discorso vale in particolar modo per il paracolpi. Gli accessori per lettino devono essere composti in materiali il più naturale possibile, come il cotone o la spugna, e devono avere le caratteristiche di essere anallergici e atossici, anche nel caso di eventuali coloranti utilizzati. Il materiale che compone l’imbottitura, generalmente, è il poliestere, la cosiddetta “spugna anti soffoco” grazie alla sua eccellente traspirazione. Sia il riduttore che il paracolpi hanno un prezzo abbastanza contenuto, che può andare ai 30 agli 80 euro. Molto spesso presentano delle decorazioni o dei ricami che ne ravvivano e arricchiscono la superficie. Inoltre, il paracolpi è molto simile al riduttore ma con delle sottili differenze. Se il riduttore viene utilizzato fin anche dalla nascita, il paracolpi è più indicato quando il bambino ha già qualche mese di vita. Il riduttore è molto più avvolgente ed accogliente, mentre il paracolpi è sottile. L’utilità del paracolpi è comunque molto valida, ma a partire da qualche mese in su del neonato.

Cos’è un riduttore per la culla?

Il riduttore è quell’accessorio per il lettino che consente di ridurre la sua dimensione, come detto, per adattarla alla misura del neonato. Il riduttore è molto molto morbido e si presenta come una ciambella morbida ed imbottita oppure come una piccola culla. Questo va posizionato all’interno del lettino e il bambino all’interno del riduttore. In molti casi, molti genitori lo utilizzano come culla da posizionare all’interno del lettore, per dormire con il proprio bambino in tutta sicurezza.

Cos’è un paracolpi per il lettino?

Il paracolpi è una sottile imbottitura che viene applicata sui lati della culla. Lo scopo di questo accessorio è di evitare che il bambino possa sbattere contro le sbarre, oppure incastrare la testa o i piedini fra di esse. L’utilizzo del paracolpi è fondamentale se la mamma scegliere di far dormire il piccolo direttamente all’interno del lettino, senza utilizzare la culla. I modelli di paracolpi sono in sostanza due, ovvero:

  • Paracolpi a 4 lati, detto anche “giraletto”: copre per intero la superficie laterale interna del lettino
  • Paracolpi a 3 lati: viene posizionato in corrisponde della testolina del bambino e dei due laterali lunghi interni dalla culla, lasciando scoperto il lato dei piedini. In questo caso, è molto utile utilizzare il sacco nanna, per non rischiare che il bambino si faccia male.

Quanti tipi di lettino esistono?

I lettini con le sbarre sembrano tutti uguali ma in realtà non è affatto così. Esistono molte differenze fra un modello e l’altro e anche molti accessori che ne conferiscono delle caratteristiche speciali. Alcuni modelli sono più belli e più decorati, altri più pratici e versatili, dipende molto da cosa la mamma sta cercando per se e per il proprio bambini. Ecco, quindi, alcuni modelli di lettini con le sbarre:

  • Lettino estensibile: tramite un sistema di scorrimento di alcuni binari posti al di sotto della rete, il lettino può essere allungato e aumentare la sua dimensione in termini, appunto di lunghezza
  • Lettino con cassetti: i cassetti, di solito due, vengono posizionati al di sotto della rete e sono molto utili per riporre le coperte oppure i corredini
  • Baldacchino: consiste in una tenda che viene montata su di un braccio ancorato ad una delle sponde più corte. Il baldacchino non solo rende il lettino molto romantico ma ha anche la funzione di proteggere il bambino dalla luce (con una tenda spessa) oppure in estate dalle zanzare (con una tenda di rete o di tulle)
  • Con le ruote: queste sono presenti sulla maggior parte dei modelli e sono molto comode perché permettono di spostare il lettino da una stanza all’altra con più semplicità
  • Con sponda ribaltabile: anche in questo caso la maggior parte dei modelli presenta una sponda mobile. In alcuni casi, la sponda si abbassa semplicemente, mentre in altri scompare sotto la rete per mezzo di una guida ed un pratico movimento rotatorio. In questo secondo caso, il lettino può essere anche appoggiato alla sponda del letto matrimoniale per permettere a mamma e bimbo di dormire in co-sleeping
  • A dondolo: per mezzo di un sistema oscillante, il lettino può anche simulare il movimento della mamma che culla il bambino
  • Con diverse posizioni delle gambe: in alcuni modelli le gambe possono assumere differenti altezze oppure anche una più alta dell’altra per prendere una posizione anti-reflusso

Sono migliori i lettini con le sponde mobili oppure fisse?

Indubbiamente, i lettini migliori hanno almeno una delle due sponde più lunghe mobili. Esistono molti modelli di questo tipo e si possono trovare sia lettini che in legno che in tessuto e alluminio. La sponda può essere semplicemente abbassata oppure può essere posizionata sotto alla rete per mezzo di un sistema di binari a scorrimento. In questo modo il lettino può anche essere avvicinato al letto matrimoniale.

Quali sono i migliori giochi per la culla oppure il lettino dei bambini?

Sicuramente il primo gioco del bambino è la giostrina acchiappasogni. Le giostrine acchiappasogni, generalmente, si presentano con un braccio di plastica che sorregge un cerchio. Il braccio va attaccato ad una delle sponde della culla (o del passeggino) e dal cerchio penzolano dei pupazzetti. Questi possono essere dei pupazzetti di peluche oppure delle formine di plastica. Di solito si tratta di forme semplici, come orsetti, stelle, alberelli, casette e così via. Molte di queste giostrine sono statiche ma esistono anche dei modelli che sono in grado di far girare il cerchio e, quindi, far muovere i pupazzetti con un movimento rotatorio lento e rilassante. In alcuni casi, questi possono anche essere illuminati dall’interno, come nel caso delle formine di plastica, oppure possono proiettare delle luci sul soffitto o sulle pareti, trasformando la cameretta, ad esempio, in un cielo stellato davvero molto affascinante. In altri casi ancora, questa giostrina può emettere anche dei suoni rilassanti o delle ninne nanne o effetti sono sonori che hanno sempre lo scopo di rilassare il bambino il più possibile. Altri giochi sono i carillon, i peluche e anche i proiettori.

Cosa sono i coordinati per la culla?

La caratteristica più importante del coordinato culla è che tutti i pezzi che sono compresi nel gruppo sono ben riconoscibili e abbinati. La riconoscibilità può essere data dal colore, dalla texture e ancora, come spesso avviene, dai ricami. Questi, insieme alle decorazioni, sono sempre presenti. I coordinati culla possono essere composti anche da più pezzi, come un paio di coppie di lenzuola anziché una oppure altri tipi di accessori, come le coperte, i sacchi nanna oppure il paracolpi per il lettino. Di questi, inoltre, è molto importante che il lenzuolo di sotto abbia gli angoli e che il lenzuolo di sopra non abbia troppo tessuto in eccesso rispetto alla dimensione del materassino. In entrambi i casi, è sempre consigliabile sistemare il lettino con molta cura e attenzione, in modo che le lenzuola siano ben tirate e in ordine.

Che cos’è il sacco nanna per la culla?

Si tratta di un vero e proprio sacco a pelo, molto simile a quello dei campeggi. Il sacco nanna è perfetto per i neonati e per i primi mesi di vita. Attraverso questo accessorio, i bambini possono sentirsi più al sicuro e dormire più tranquilli. Il sacco nanna esiste sia in versione estiva che invernale ed è completo di lenzuolino interno, non serve, quindi, nient’altro. Inoltre, con il sacco nanna il bambino mantiene la stessa temperatura per tutto il suo sonno e non bisogna sistemarlo una volta che il bambino è dentro. Il sacco nanna non è molto adatto per i bambini più grandi, e, in questi casi è meglio la coperta abbinata da un set di lenzuola.

Quali sono i materiali migliori per le coperte e le lenzuola di culla e lettino?

Indubbiamente il miglior materiale per le lenzuola è il puro cotone. Si tratta di un materiale abbastanza naturale e anallergico, adatto per salute dei bambini che, specialmente nei primi mesi di vita, potrebbe essere molto cagionevole. Il materiale è uno dei parametri fondamentali per la scelta delle lenzuola per la culla e per il lettino. Per quanto riguarda la coperta, invece, il materiale deve essere scelto in base alla stagione nella quale ci si trova e le scelte possono essere le seguenti:

  • Per la stagione estiva: cotone
  • Per la stagione invernale: lana o pile
  • Per le mezze stagioni: pile o jersey

Cos’è una fascia portabebè e come si usa?

Le fasce porta bebè sono degli accessori molto utili per le mamme quando il loro bambino è ancora molto piccolo. Esistono numerosi modelli di queste fasce e possono apportare numerosi benefici sia alla mamma che al piccolo. Il modello più utilizzato è la fascia portabebè lunga rigida. Si tratta di fasce di cotone molto spesso e hanno una larghezza di 70 centimetri e una lunghezza variabile, dai 4,10 metri ai 5,20 metri. Queste possono legare il bambino sia sul davanti che sulla schiena del genitore il libretto delle istruzioni indica chiaramente quali sono i giri da compiere per portare il bimbo in tutta sicurezza. Le legature possibili sono molte e sono sicuramente le più indicate per le lunghe passeggiate. Le fasce rigide non si deformano con l’uso prolungato e sono in grado di sorreggere anche i bambini più pesanti. Inoltre, in base alla statura e alle dimensioni del portatore, è necessario scegliere la misura più adeguata per non ritrovarsi con una quantità di tessuto eccessivo e non utilizzato. Alcune varianti di questo prodotto sono le fasce morbide oppure quelle con anelli inclusi

Che differenza c’è fra marsupio e Mei Tai?

Il marsupio ergonomico è una tipologia di fascia portabebè molto più semplici da utilizzare, molto simile ad uno zaino. Il bambino viene inserito all’interno della tasca e il genitore può portarlo in giro grazie a dei pratici manici. Si tratta di una via di mezzo fra le fasce elastiche ed il Mei Tai e non ha bisogno di legature di alcun tipo, proprio perché già pronto all’uso. Si tratta di un supporto molto più rigido e strutturato ed è adatto a portare bambini più grandi e pesanti. Il marsupio non si deforma e non si consuma, è adatto fin dalla nascita ed bambino ed è un prodotto molto pratico, resistente e compatto. Il Mei Tai, invece, È una fascia portabebè molto antica, di origine asiatica, e si configura come una via di mezzo fra la fascia e il marsupio. Il Mei Tai si compone di una fascia di tessuto larga dove adagiare il bambino e di 4 fasce più strette che servono da nastri per effettuare la legatura, sul davanti, sulla schiena e anche in posizione laterale. Essendo un giusto compromesso, presenta le stesse caratteristiche sia della fascia portabebè rigida che del marsupio.

Cos’è un fasciatoio?

Il fasciatoio è quella piccola zona dedicata al neonato con lo scopo di fornire un piano d’appoggio utile per cambiarlo e fasciarlo. Esistono molti tipi di fasciatoio, fissi o anche trasportabili, abbinati ad altri oggetti di arredo oppure estraibili dal muro o ancora i fasciatoi che si appoggiano direttamente sulla vasca da bagno. Solitamente, vengono accessoriati di tasche o ripiani per contenere tutto quello che potrebbe servire allo scopo. Il fasciatoio è un accessorio che molte mamma preferiscono usare per dedicare al bambino una zona esclusiva e riservata al cambio del pannolino. Altre mamme, invece, specialmente in passato, usavano dei semplici teli o piani di appoggio morbidi da stendere sul letto.

Quanti tipi di fasciatoio esistono?

FASCIATOIO DA TAVOLO. Questo prodotto si compone di una base in legno con dei bordi più o meno alti e con uno spazio vuoto all’interno. In questo spazio va inserito il materassino, Alcune varianti, prevedono il supporto in plastica o delle vaschette incorporate. FASCIATOIO CON RIPIANI E VASCHETTA. Si tratta di uno scaffale multifunzione molto simile al fasciatoio con cassettiera. Nella parte inferiore, infatti, sono presenti tutta una serie di vani contenitore per poter avere sempre tutto a portata di mano. Nella parte superiore è posizionato il vero e proprio fasciatoio. FASCIATOIO ESTRAIBILE A MURO. Per chi ha qualche problema di spazio, questo fasciatoio è la scelta più adatta. Questo oggetto viene di solito costruito su misura e si tratta di un vano a muro con un piano a ribalta. Il piano ospita il materassino e, una volta chiuso, scompare del tutto nel muro. Questo modello di fasciatoio è molto spesso abbinato ad un pannello con tasche portaoggetti sempre da applicare a muro oppure a cassettiere. FASCIATOIO PORTATILE. Per poter cambiare il pannolino del neonato ovunque si trovi la mamma. I fasciatoi portatili sono lei pannelli morbidi in tessuto comprensivi di tasche e un piccolo cuscinetto che possono essere ripiegati su se stesse. Alcune varianti di questo prodotto lo vedono abbinato anche a zaini e borse portaoggetti. FASCIATOIO CON CASSETTIERA. Si tratta di un oggetto d’arredo che comprende il fasciatoio (composto da supporto in legno di base ed il materassino) e una pratica e comoda cassettiera (molto spesso abbinata ad altri arredi per la cameretta di un bambino).

Cos’è un “combi”?

Il “combi”  è un prodotto multifunzione che, in un unico oggetto, comprende più funzioni e oggetti differenti. Di solito il “combi” si compone come minimo di tre pezzi, ovvero: passeggino, carrozzina e seggiolino per l’automobile. Si tratta di un prodotto molto pratico proprio perché con un unico acquisto possono essere soddisfatte varie esigenze.

Che differenza c’è fra passeggino e carrozzina?

La prima e più evidente differenza fra questi due prodotti è la posizione assunta dal bambino. Nella carrozzina, il bambino è posto all’interno della culla, o navicella, in posizione da sdraiato e si trova con il viso rivolto alla mamma, che guida la carrozzina. Nel passeggino, invece, il bimbo sta seduto e rivolto con le spalle alla mamma e lo sguardo verso la strada. Nella struttura, il passeggino e la carrozzina, sono molto simili. Questi comprendono, molto semplicemente, una struttura con ruote e manubrio e una culla che ospita il bambino. Entrambi i prodotti possono essere accessoriati in vario modo. L’accessorio che non manca mai, ad esempio, è il parasole.

Meglio una carrozzina a 3 ruote oppure a 4 ruote?

Un passeggino a 4 ruote è sicuramente più stabile di un altro modello a 3 ruote, senza nulla togliere a quest’ultimo. Una ruota in più garantisce anche la possibile di gestire meglio la carrozzina, anche su superficie un po’ difficili, come i prati o i lastricati con sanpietrini. Di solito, le ruote anteriori hanno una dimensione più piccola e sono piroettanti, per adattarsi meglio sia al terreno che ai movimenti. Molti telai vedono anche ruote fisse, più grandi e a raggi. Nella maggior parte dei casi, il telaio delle carrozzine è anche dotato di ammortizzatori e freni. Di freni, ne esistono di due tipi: un primo che si attiva dal maniglione e un secondo che si attiva con il piede, quindi, direttamente sulle ruote posteriori.

Se si sceglie di utilizzare prima la carrozzina e poi il passeggino, a quanti anni è consigliabile effettuare il passaggio dall’una all’altro?

Non c’è un’età precisa entro la quale il bambino può utilizzare la carrozzina ma il passaggio al passeggino corrisponde , in genere, allo svezzamento, ovvero verso i sei mesi di età.

Quali sono le caratteristiche più importanti sia della carrozzina che del passeggino?

I modelli di carrozzina oggi sono moltissimi. Una giusta scelta dovrebbe essere un prodotto che ha le seguenti caratteristiche:

  • Questa dipende molto dai materiali utilizzati che, in generale sono l’alluminio per la struttura ed il tessuto per la culla. La leggerezza è molto importante sia per l’atto di spingere la carrozzina o il passeggino sia nel chiuderli e trasportarli
  • PRATICITÀ. La maggior parte dei modelli di carrozzina e praticamente tutti i modelli di passeggino hanno la caratteristica di essere chiusi e riposti nel bagagliaio della macchina. Generalmente si tratta si un sistema di chiusura a libro ed è importante che queste azioni possano essere fatte in pochi e semplici gesti
  • Specialmente nel telaio della struttura
  • Specialmente nella culla, detta anche “navicella”. Questa dovrebbe essere imbottita all’interno e rivestita in cotono in modo che il bimbo al suo interno possa stare il più comodo possibile.

Perché è importante dondolare e cullare il bambino?

Il dondolio è molto importante per un bambino, specialmente se molto piccolo. Il dondolio aiuta il bambino in molte azioni quotidiane, come la digestione oppure l’accompagnamento al sonno. Il movimento oscillatorio di una culla basculante aiuta a rilassare il bambino, a tranquillizzarlo e a permettergli di stare tranquillo. Cullare il bambino, quindi, lo aiuta molto a distendersi, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Inoltre, il dondolio della culla, nella maggior parte dei casi, si avvicina molto al movimento che la mamma fa nel cullarlo fra le sue braccia.

È meglio cullare il bambino nella culla oppure fra le braccia?

Naturalmente è meglio che sia la mamma a cullare il bambino, per fare sentire al piccolo il proprio calore e la propria vicinanza. In certi casi, però, come durante la notte, è molto utile cullare il bambino nella culla proprio perché, a causa della stanchezza, il bambino potrebbe correre qualche pericolo.

Ci sono dei consigli utili per passare dalla culla al lettino?

Il passaggio dalla culla al lettino è una fase molto importante dell’infanzia di un bambino. Occorre che sia fatto con calma e serenità, rispettando i tempi del piccolo. Nel passaggio dalla culla al lettino, però, bisogna cercare di tenere a mente alcune accortezze, come, per esempio:

  • Mantenere oggetti e posizioni (come quella del lettino stesso) il più simili possibile a quando si utilizzava la culla. Si potrebbe mantenere la stessa giostrina acchiappasogni della culla oppure lo stesso sacco e gli stessi colori
  • Bisogna coinvolgere il bambino nella scelta del corredino da notte e nell’arredo della sua nuova cameretta, per farlo sentire partecipe della situazione
  • Nel caso in cui il bambino avesse raggiunto l’età e gli istinti giusti per utilizzare il lettino ma fosse ancora un pochino piccolo di statura rispetto alla media, meglio utilizzare gli appositi riduttori. Anche se più grande, il bambino può comunque subire degli incidenti ma, cosa più importante, deve continuare a sentirsi protetto nel suo piccolo angolo di mondo della nanna
  • Mantenere sempre la stessa routine senza sconvolgimenti troppo rapidi, grossi e improvvisi.

Cos’è la SIDS?

La morte in culla del proprio neonato è una probabilità, molto rara ma esistente, che spaventa molto i neo-genitori, per motivi certamente ovvi.. Si chiama SIDS (ovvero, la Sudden Infant Death Syndrome) e si tratta di una malattia gravissima e in gran parte ancora oggi sconosciuta. Quando un bambino nasce è impossibile prevenire o capire che potrebbe essere soggetto alla morte in culla ed è proprio verso questa direzione che tutte le ricerche stanno cercando di convogliare gli sforzi. Si tratta di una morte improvvisa, la cosiddetta “morte bianca”, senza alcun motivo ben definito e apparente, che colpisce i bambini dai tre mesi a un anno, e la probabilità si alza nell’età compresa fra i 2 e i 4 mesi e ancora di più se il bambino nasce prematuro.

Quali sono i consigli più affidabili per cercare di ridurre la morte in culla?

  1. FAR DORMIRE IL PICCOLO SULLA SCHIENA

La posiziona supina (appunto, sulla schiena) è migliore del dormire di lato o sulla pancia. In caso di rigurgito spontaneo del piccolo durante il sonno, questa posizione evita che il bimbo possa involontariamente strozzarsi, proprio perché la trachea e l’esofago si trovano uno sopra l’altro. È consigliabile posizionare il piccolo per il sonnellino fino a quando non riesce a girarsi da solo.

  1. ATTENZIONE ALLA TEMPERATURA DELL’AMBIENTE

La camera entro la quale il bimbo riposa dovrebbe avere una temperatura che non superi mai i 20° circa. In caso di ambienti particolarmente umidi, è consigliabile anche l’utilizzo di un deumidificatore.

  1. UTILIZZARE UN NUMERO MINIMO DI COPERTE

Troppe coperte potrebbero impedire, oppure rendere difficoltosa sia la respirazione che i piccoli movimenti che i bimbi compiono durante il sonno. Le coperte e i piumini potrebbero essere ingombranti o anche pesanti quindi  è preferibile a questi utilizzare i sacchi nanna e dei pijamini del giusto tessuto e pesantezza in base alla stagione.

  1. DIVIETO ASSOLUTO DI FUMO

È assolutamente vietato fumare in presenza del bambino e in tutte le sue fasi di crescita, dalla gravidanza all’allattamento. Oltre la mamma, nessuno in sua presenza dovrebbe mai fumare, specialmente nella sua cameretta oppure se ci si trova in ambienti molto piccoli.

  1. NIENTE PELUCHE E GIOCATTOLI NEL LETTINO

Quando il bambino dorme, è sconsigliabile ingombrare il lettino di qualunque oggetto, anche se si tratta di giocattoli e peluche. In caso venga utilizzato un paracolpi, assicurarsi che questo sia ben agganciato anche sotto al lettino, oltre che al paracolpi. In ogni caso, il paracolpi è inutile nei primi mesi di vita perché il bambino resta immobile durante il sonno.

  1. IL CIUCCIOTTO COME UTILE ALLEATO

Nel primo anno di vita del bambino (ovvero quando ormai viene allattato senza problemi) è molto utile far utilizzare il ciucciotto al proprio bambino, sia per conciliare il sonno, sia perché è stato dimostrato che il ciucciotto diminuisce la probabilità di morta in culla del 90%, stando ad una ricerca del 2005.

  1. ALLATTAMENTO AL SENO

In base anche al consiglio precedente, è sempre consigliabile allattare al seno il bambino per tutto il suo primo anno di vita, sia per apportare le giuste sostanze nutritive sia per prevenire la morte in culla.

  1. VIETATO IL CO-SLEEPING

Il bambino non dovrebbe mai dormire insieme alla mamma, ai genitori o anche insieme ad altre persone, anche se molto vicine come fratelli e sorelli. Gli spazi ristretti sono molto pericolosi durante il sonno, perché il bambino potrebbe essere soffocato involontariamente dalle persone che gli sono a fianco. Meglio utilizzare le culle o i lettini molto vicini al letto ma mai dormire nello stesso posto.

  1. POSIZIONARE IL BIMBO AI PIEDI DEL LETTINO

Quando si mette a letto il bimbo, è sempre meglio posizionarlo con i piedini attaccati alle sbarre di protezione per evitare che finisca sotto coperte e lenzuola.

  1. SCORPIRE IL PICCOLO CON LA FEBBRE

Questa è una regola che vale in generale per tutti ma ancora di più quando si tratti di bambini molto piccoli. In caso di febbre, evitare di coprire troppo il bimbo ma cercare piuttosto di scoprirlo, per quanto possibile, in modo tale che non abbia troppo caldo e che riesca a dormire bene.

Oltre a quanto detto, una delle regole fondamentale per evitare la morte in culla è questa: ASSICURARSI CHE TUTTI COLORO CHE SONO A CONTATTO CON IL PICCOLO RISPETTINO LE REGOLE. È importante che un comportamento corretto venga seguito da tutte le persone che stanno a contatto con il piccolo, come appunto, la regola del non fumare. Affidare, quindi, il proprio neonato solo ed esclusivamente a persone che godono della totale fiducia e anche abbastanza esperte, per cercare di scongiurare al massimo eventuali pericoli e incidenti.

Qual è il posto migliore per sistemare la culla del neonato?

Dipende molto dell’età del bambino. Per i primi mesi è sempre consigliabile tenere la culla del bimbo all’interno della camera dei genitori. La vicinanza è importante per controllare il sonno del bambino, specialmente nei primi mesi di vita, periodo durante il quale possono insorgere più problemi, specialmente legati alla respirazione. Trascorsi 3 o 4 mesi, dalla nascita, il bambino può essere abituato a dormire da solo nella sua cameretta. Questo è un passaggio fondamentale e deve essere fatto in modo molto graduale. Non è sbagliato portare il proprio bambino nel lettone, se si sveglia e piange durante la notte. Ma per abituare il bambino è importante stabilire una nuova routine e non lasciarsi troppo coinvolgere dalle sue lacrime.

È giusto posizionare il lettino o la culla vicino al termosifone?

In linea di massino, no non è giusto. Una posiziona troppo ravvicinata ad un termosifone potrebbe creare aria circostante troppo pesante e potrebbe anche creare sbalzi di temperatura troppo forti nel caso in cui il bambino venga preso e spostato in un’altra zona della stanza oppure in un altro luogo. Il termosifone, inoltre, genera anche uno spostamento inevitabile di polveri sottili che di certo non fanno troppo bene alla salute del bambino. Allo stesso modo del termosifone, è sconsigliabile posizionare la culla o il lettino troppo vicino ad una finestra.

Cos’è il “co-sleeping”?

Con il temine, si intende un dormire a distanza ridotta, ma non nello stesso letto. La pratica del “co-sleeping” può essere attuata per mezzo di quelle culle che permettono alla mamma e la proprio bambino di dormire ad una distanza molto ridotta, mantenendo ognuno il proprio spazio. Queste culle si configurano con una delle paretine che può essere rimossa così da poter avvicinare il più possibile la culla alla sponda del letto. Inoltre, queste culla hanno dei sistemi che consentono di poter avvicinarsi e ancorarsi in tutta sicurezza. Dormire in questo modo presenta una serie di vantaggi, per la mamma ma soprattutto per il bambino: RIDUZIONE DEL RISCHIO SIDS. La nota morte in culla o cosiddetta “morte bianca”. Si tratta di un fenomeno purtroppo abbastanza frequente ma dalle cause ancora sconosciute. Alcune ricerche trovano una causa nel malfunzionamento di alcuni neurotrasmettitori già dalla nascita che impediscono al bambino di reagire di fronte a situazioni di pericolo, come il risvegliarsi in caso di soffocamento. È stato dimostrato che dormire nello stesso letto, aumenta il rischio di SIDS. La soluzione di una culla per il co-sleeping trova un giusto compromesso fra il dormire insieme e l’eliminare i rischi. VANTAGGI PER IL NEONATO. Secondo alcuni autorevoli studi, il bambino che dorme a distanza ravvicinata con la mamma ha molte delle sue funzioni fisiologiche maggiormente stimolate, come il battito cardiaco, la respirazione, la funzione della crescita, la digestione, la gestione della temperatura corporea. VANTAGGI PER LA MAMMA. Il co-sleeping è molto utile anche per la mamma, oltre alle questioni affettive e di mera vicinanza con il proprio piccolo. La culla attaccata al letto, permette alla mamma di controllare più da vicino il sonno del piccolo e di rendersi immediatamente conto se qualcosa di strano sta accadendo. Incidenti, compresa la SIDS, sono molto più frequenti nei primi mesi di vita e durante il sonno, quando, ovviamente, il piccolo è incosciente. Inoltre, molte mamme devono allattare i propri bambini anche durante la notte e capita spesso che i piccoli si addormentino in grembo. Avere la culla molto vicina al letto permette di riposizionare il bambino nel proprio spazio senza svegliarlo.

Quali sono i consigli migliori per abituare il bambino a dormire da solo?

Eccoli: Seguire il ritmo sonno-veglia del bambino (cerare piccoli spostamenti graduali di orario per abituarlo a dormire di notte), creare della abitudini sempre uguali (ad esempio: bagnetto, pappa, gioco, nanna), dormire insieme fino al primo anno di età del piccolo (meglio se con la pratica del “co-sleeping”), se un bambino ha un brutto sogno durante la notte, raccontategli che ne avete avuto uno anche voi (il bambino non si sentirà troppo solo e spaventato la notte successiva nel dormire nella sua cameretta, perché sono cose che succedono anche ai suoi genitori), se il bambino chiama la mamma e piange durante la notte, bisogna andare da lui (nel farlo, è meglio assumere un atteggiamento calmo e non accendere la luce, accarezzarlo e consolarlo e poi andare via), non stimolare troppo il bambino durante il giorno (bisogna non iperstimolare il bambino durante il giorno per non creare delle notti irrequiete, è importante inoltre che il bambino abbia il suo spazio per scoprire con calca sé stesso e il mondo che lo circonda), è importante che il piccolo giochi da solo (Maria Montessori diceva: “Le cure sono il compito dell’adulto; il gioco è il lavoro dei bambini. Se l’adulto agisce di continuo da protagonista nelle situazioni di gioco, il bambino non vive al proprio livello l’esperienza della libera scelta delle proprie azioni, del creare a suo modo. E questo ricade negativamente sulle necessità fisiologiche quotidiane, come sulle sue abilità mentali”), di giorno, meglio lasciare il bambino libero di muoversi (adagiare un bambino su di un seggiolone certamente lo tiene buono e controllato ma non gli permette di fare praticamente niente e questo è molto dannoso per la sua crescita), nel parlare al bambino, bisogna essere gentili ma decisi (il bambino ha bisogno di una figura autorevole, di qualcuno che gli possa sempre indicare il giusto ed è quindi sbagliato assecondare tutti i capricci di un bambino), quando il bambino piange, non mettergli subito il ciuccio (i genitori non devono risolvere la situazione mettendolo subito a tacere ma devono avvicinarsi a lui con calma, con un abbraccio o delle carezze, far sentire la loro presenza).

Quali sono i consigli migliori per togliere il pannolino ad un bambino?

La mamma è importantissima in questa fase della vita del proprio bambino e deve mostrarsi sempre sicura di se e molto propositiva nei confronti di questa nuova routine che sta mettendo in atto. La mamma deve dare sicurezza al bambino, in modo tale che sia il bambino stesso a sentirsi sicuro di quello che sta facendo. Per togliere il pannolino ad un bambino in pochi giorni bisogna abituarlo ad una certa ruotine. Innanzitutto bisogna andare al bagno insieme e spiegarli l’importanza sia del vasino che del lavare le mani. La mamma deve far bere molto il bambino e chiedergli spesso se ha bisogno di fare i suoi bisognini. Bisogna puntualizzare che il “pannolino per la notte” è ormai solo una soluzione provvisoria e bisogna anche premiarlo con giochi quando fa la cosa giusta. Alcuni trucchi possono essere un barattolo colorato da riempire con i sassolini oppure un tabellone con adesivi. La mamma deve spingere il bambino ma non deve esagerare e deve sempre capire se si trova in una situazione di disagio. In questo caso, è sempre rimandare il passaggio di qualche settimana. Inoltre, mai coinvolgere il bambino nella pulizia del pavimento e mai scoraggiarsi se sbaglia.

Quali sono i consigli migliori per calmare il pianto di un bambino?

I motivi per i quali un bambino piange sono moltissimi, dal dolore alla fame al semplice attirare l’attenzione dei genitori. Per calmare il pianto di un bambino è stato studiato un metodo molto particolare che funziona nella maggior parte dei casi, a me non ci si trovi di fronte a problemi di altro tipo. Questo metodo si chiama “ le 5 S (Swaddling, Side/Stomach, Shushing, Swinging, Sucking)”. Ecco cosa significa. SWADDLING (ovvero IN FASCE) quando si prende un bambino fra le braccia per calmarlo è meglio che con le mani lo si cinga per bene lungo i fianchi, come se fosse in fasce, lasciando però le gambine libere di muoversi. SIDE/STOMACH (ovvero LATO) la posizione di lato oppure sulla pancia agevola al genitore di calmare prima il bambino. Bisogna stare attenti a non lasciarlo troppo a lungo così e soprattutto a non farlo addormentare profondamente in una di queste posizioni. SHUSHING (ovvero RUMORE) quando il bambino è nella pancia della mamma, vive in assoluto silenzio escluso in continuo e basso ronzio. Per calmare il bambino occorre, quindi, fare, silenzio e ripetere questo rumore “Sssccc”. SWINNING (ovvero CULLARE) ai neonati piace molto essere dondolati fra le braccia della mamma ma questo deve essere un movimento costante e leggero, non aggressivo e che non diventi mai una forma di scuotimento. SUCKING (ovvero SUCCHIARE) per far addormentare i bambini, alcune volte potrebbe essere sufficiente allattarli oppure permettere loro di succhiare il ciuccetto.

Oltre a creme e spray protettivi, esiste un modo per proteggere il bambino dalle zanzare durante l’estate?

Si, il baldacchino. Il baldacchino è quell’accessorio che può essere aggiunto alla culla oppure al lettino (nel caso in cui il modello scelto non lo prevedesse già) che permette di far dormire il bambino più protetto dalla luce e dagli agenti esterni. Il baldacchino si compone di un braccio che va ancorato ad un lato della culla (solitamente quello corto dove il bambino posiziona la testa). Questo braccio è un po’ ricurvo e alla sua estremità termina con cerchio di diametro vario che ha lo scopo di sostenere la tenda. Più è largo il braccio, più sarà grande l’ampiezza del baldacchino. Il materiale del braccio è la plastica e può essere rimosso o aggiunto al bisogno. Per quanto riguarda la tenda, anche in questo caso, esistono tende già pronte in vendita oppure è molto semplice confezionarne una in casa come più piace alla mamma. La tenda deve essere ancorata al cerchio del braccio e deve avere una lunghezza tale da arrivare almeno oltre il bordo superiore della culla. Non bisogna essere parsimoniosi con la quantità di stoffa oppure si rischia di non riuscire a coprire tutta la culla se si decide di circondarla tutta con la stoffa. Una tenda in tessuto spesso protegge dalla luce mentre una tenda di rete oppure in velo protegge il bambino dalle zanzare in estate.

Come scegliere il pannolino migliore per il proprio neonato?

Il pannolino deve avere determinate caratteristiche in modo tale da non ingombrare i movimenti del bambino quando viene indossato. Innanzitutto deve avere una misura adatta all’età del bambino e in secondo luogo deve essere abbastanza sottile. Lo spessore non deve andare a discapito dell’assorbenza. Ad esempio, nei primi mesi di vita è meglio scegliere un pannolino più ingombrante (anche perché il bambino ancora non cammina) e anche più assorbente. Con il passare del tempo, quando il bambino inizia a muoversi di più e sta arrivando il momento di insegnargli ad usare il vasino, si può gradualmente passare a modelli più sottili che agevolano i movimenti. Questo tipo di pannolini sono detti anche “usa e getta” ma in passato venivano usati anche i pannolini in stoffa lavabile. Questa pratica sta tornando di nuovo in uso sia a  causa dei prezzi abbastanza alti di questi prodotti sia a causa dello spreco e dell’aumentare dell’inquinamento, essendo prodotti non ancora riciclabili. Inoltre, modelli molto apprezzati sono anche i pannolini mutandina.

Esiste un modo per ridurre le frequenti colichette nei bambini e agevolare la loro digestione?

Le colichette sono abbastanza frequenti nei bambini, specialmente quando vengono svezzati e passano dal latte alle prime pappa. In questo periodo lo stomaco ha bisogno di un pochino di tempo per abituarsi e allo stesso modo sarà quando il bambino passa dalle pappe liquidi o omogenizzati e brodi a pappa più consistenti. Questo periodo corrisponde ai primi mesi del bambino e un modo per aiutarlo a digerire sta sicuramente nel regolare in modo alternato le gambe della culla oppure del lettino. Molti modelli presentano le gambe regolabili in diverse altezze per potersi adattare sia all’altezza del letto (per il “co-sleeping”) sia all’altezza della mamma in piedi. La cosiddetta “posizione anti-reflusso” consiste nel regolare le gambe in base a due altezze diverse in modo che il piano della culla possa essere leggermente inclinato.

È giusto allattare il bambino al seno?

Si e molto. Il bambino che assume latte materno assume tutte le sostanze nutritive che gli permettono di crescere sano e forte e, nella maggior parte dei casi, il latte basta. Anche per la mamma i vantaggi sono molti. L’allattamento al seno evita che ci sia una possibile insorgenza della tanto frequente depressione post-parto. Inoltre, è stato studiato che una mamma che allatta al seno ha meno probabilità di sviluppare malattie quali il diabete oppure il tumore al seno o alle ovaie. Importante per la mamma non spaventarsi in caso si formazioni di ragadi e non esagerare con l’allattamento se il seno è troppo dolorante. Per il bambino che viene allatto al seno, invece, è importante farlo mangiare ogni volta che lui ne fa riesca, anche perché il latte viene riprodotto nel corpo della mamma solo quando il bambino lo succhia dal seno.

Qual è il modo giusto per organizzare al meglio la cameretta di un bambino?

In generale è meglio che la zona nanna e la zona igiene siano ben distinte. Molte mamme scelgono di mettere il fasciatoio in bagno (perché più facile per il bagnetto) ma nel caso in cui fosse nella cameretta è meglio due zone distinte. La cameretta del bambino deve essere accessoriata con cassettiere, ceste per i giocattoli e anche pannelli con tasche portaoggetti perché è molto facile che si crei molto disordine con un bambino in casa. Gli arredi fondamentali per la cameretta sono quindi: culla o lettino, cassettiera con fasciatoio e armadio. Questi molto spesso vengono venduti insieme affinché siano ben abbinati sia nelle forme che nei colori e nelle decorazioni. La cameretta del bambino è meglio che abbia colori tenui qualche decorazioni che ne rallegri l’ambiente. Importante, inoltre, coinvolgere sempre il bambino nelle scelte che sono inerenti alla sua cameretta, per farlo sentire partecipe e anche importante.


Designer e giornalista,
oltre alla progettazione, amo fotografare, disegnare e raccontare storie.
Per me, scrivere articoli sul web è importante perchè lo è la diffusione delle informazioni, per rendere liberi e saper leggere fra le righe, anche su argomenti semplici!

Domande frequenti su culle e lettini per bambini piccoli e neonati
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