Che cos’è una culla allungabile per neonati? La risposta potrebbe essere quasi immediata ma, in realtà, non è esattamente così.
Le culle allungabili per neonati sono dei prodotti molto particolari e suscitano opinioni molto differenti fra le mamme. Ma andando per ordine, quali sono i modelli, o tipi di lettini allungabili per neonati?
I modelli principali sono fondamentalmente due. Un primo modello vede la culla con una sponda estraibile che va posizionata molto vicino al letto della mamma, mentre un secondo tipo è un lettino vero e proprio che, tramite una serie di semplici operazioni, è in grado di estendere la propria lunghezza.
Per essere più precisi, il primo modello di culla allungabile è quello maggiormente utilizzato. Si tratta di una semplice culla per neonati, dalle dimensioni molto ridotte, e cinta da paretine protettive. Questo elemento è presente in tutte le culle per bambini ed è fondamentale affinché il bambino possa dormire in tutta sicurezza, evitando che, durante il sonno e girandosi involontariamente, possa cadere a terra. Nella maggior parte dei casi, una di queste paretine può essere rimossa del tutto oppure fatta scorrere verso il basso.
Le culle allungabili di questo tipo possono essere di due tipi. Il primo tipo ha una forma molto semplice, rettangolare e con le paretine composte da sottili sbarre verticali. Un secondo modello può avere una forma ovale, più morbida e senza spigoli. In questo caso il materiale utilizzato spesso è il vimini o anche il bambù.
Attraverso l’abbassamento di una delle paretine protettive, si possono eseguire varie operazioni. Prima di tutto si può adagiare il proprio bambino all’interno della culla in modo più semplice e comodo e, in questo stesso posto, può essere anche cambiato o vestito. In secondo luogo, le culle allungabili di questo tipo possono essere posizionate in prossimità del letto della mamma per avere la sensazione di dormire insieme. Dormire con il proprio bambino all’interno dello stesso letto può essere un po’ pericoloso durante il sonno ma in questo modo si ha una soluzione che viene vista come un ottimo compromesso. Questa è una pratica e un prodotto molto utilizzati dalle giovani mamme e viene definita con una parola specifica, ovvero “co-sleeping”. In questo modo, la mamma e il bambino dormono ad una distanza molto ravvicinata ma ognuno di loro può mantenere i suoi spazi.
Il secondo modello di culla allungabile, invece, rispetta di più il significato stesso del termine “allungabile”. In questo caso, si tratta di un lettino che può essere trasformato nella sua dimensione, o meglio, nella sua lunghezza. Da chiuso, ovvero nella sua dimensione più piccola, il lettino ha la forma e la dimensiona di una culla per neonati, mentre nella dimensione più grande può ospitare bambini più grandi. Il lettino si trasforma facendo scorrere la struttura al di sotto della rete e facendo venire fuori il pezzo sottostante che ne allunga la lunghezza. In questo modo, la culla “si apre”.
Questo modello di culle allungabili ha subito anche delle critiche. Innanzitutto, il suo costo non è molto basso e in secondo luogo molte mamme preferiscono che il proprio figlio passi direttamente dalla culla al letto. Questa considerazione è molto simile alle critiche che possono venire avanzate nei confronti del vasino. In un certo senso, abituare i bambini a dormire da soli, nella propria cameretta, potrebbe essere molto meglio dello spendere dei soldi in una soluzione che in fin dei conti non apporta benefici tanto particolari.
Anche se questi lettini allungabili subiscono delle critiche, non significa che siano dei prodotti completamente inadeguati o da buttare via. Molto dipende dalle mamme, dai genitori, dal modo in cui vogliono che il proprio figlio dorma e cresca.